È meno stilizzato del 16, più acquavite, più sentori scuri di carbone e di idrocarburi mescolati e iodio e tratti erbacei da speziale. Anche il frutto è meno maturo e caldo, meno avvolgente, ma splendidamente agrumato.

Anche il legno è appena tostato, smokiness sotto controllo, è un whisky cristallino come espressività, non è domato dal legno, anzi a parte i chiari richiami di sherry, non si lascia mai andare.

È mutevole, si muove sapidissimo, tagliente e con un frutto affilato, ma dalla bella evoluzione.

Il bouquet del Lagavulin 8

Naso che apre con torba e pepe e immediati ritorni di menta, anice ed erbe alpine. Bucce di limone, crema e miele appena accennato. Cioccolato come sempre da legno. Si fa rispettare subito, tutta un’altra sinfonia rispetto al 16, anche il tipo di legno è meno speziato, ma più ossidato e pungente. Persistenza, varietà e naturalezza espressiva eccellenti.

Il sapore del Lagavulin 8

Sul palato fa sentire tutta la sua carica salata, è figlio del mare, ma lascia ampio spazio a sapori più fruttati di arance e altri degni di un erborista folle che sconfinano quasi nel bitter. Non diciamo assenzio, ma pensate ad un whisky dai mille volti che scorrono, oscillando tra china, torba e iodio. Molto coraggioso come whisky, buono.

Scheda tecnica

Grado alcolico
48%
Formato
70 Cl.
Provenienza
Scozia

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