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Il nome “Mater Matuta” deriva dall’antica divinità italica, dea dell’aurora, protettrice della vita nascente e della fertilità.

Il culto di questa divinità era assai diffuso nell’Italia Centrale e le fu dedicato il famoso tempio dell’antica città di “Satricum”, presso Le Ferriere (Latina).

 

UVAGGIO E VINIFICAZIONE

Syrah (85%) e Petit Verdot (15%)*.

Le uve per entrambe le varietà vengono raccolte in ottimo stato di maturazione, talvolta leggero appassimento per il Syrah.

La vinificazione prevede per i due vitigni tecniche diverse.

Il Syrah fermenta con lieviti indigeni secondo la tecnica del cappello sommerso per un periodo di 18–20 giorni, durante i quali avvengono periodici “délestage” soprattutto nelle fasi iniziali. Il Syrah conferisce così al Mater Matuta complessità e carattere, con tannini dolci e profumi intensi di marasca e spezie.

Per il Petit Verdot invece, la vinificazione avviene mediante l’uso di follatori che consentono la massima estrazione di tannini e sostanze polifenoliche. Nasce così un Petit Verdot di grande corpo e struttura che ben si presta a lunghi invecchiamenti.

Dopo attenta svinatura, dove la movimentazione delle vinacce avviene solo per gravità, i vini vengono messi separatamente in barriques nuove per 22–24 mesi.

Segue un ulteriore affinamento di 10–12 mesi in bottiglia.

*(percentuali indicative, variabili in funzione dell’annata)

 

ESAME ORGANOLETTICO

Rubino cupo, densissimo; al naso spiccano sentori balsamici, poi caffè scuro in grani, viola e marasca matura.

Emerge, infine, una forte speziatura di coriandolo, noce moscata e cannella.

Bocca che avvolge e seduce grazie ad una trama tannica perfetta e ad una ben integrata freschezza.

Finale fruttato e persistente.

Scheda tecnica

Grado alcolico
14%
Colorazione
Rubino Cupo
Formato
75 Cl.
Regione
Lazio
Uva
Syrah 85% Petit Verdot 15%

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